X luglio 1866 l’Italia chiamò
Rovigo e il Veneto nel Regno d'Italia
a cura di Maurizio Romanato
Il 10 luglio 1866 un’avanguardia del IV Corpo d’Armata del Regio Esercito Italiano entra a Rovigo, abbandonata nella notte dalle truppe austriache. Il capoluogo del Polesine è la prima città del Veneto liberata dalla dominazione austriaca. A più di 150 anni da quel momento storico, la memoria è andata sbiadendo avvilita da polemiche di natura politica e dal conseguente revisionismo che hanno indotto a non ricordare adeguatamente l’esito della Terza guerra d’indipendenza. I Quaderni dell’Associazione polesana della stampa vogliono aprire lo scrigno dei ricordi storici per consegnare ai giornalisti e ai lettori una cronaca di quegli avvenimenti e un dibattito sull’importanza di quei giorni che sancirono, insieme agli accordi di pace e al successivo plebiscito, l’attuale assetto del Polesine, del Veneto e di Mantova nello Stato italiano. Una guida per comprendere e non dimenticare. A cura di Maurizio Romanato, il volume contiene testi di Pier Luigi Bagatin, Roberto Guerri, Giuseppe Pastega, Raffaele Ridolfi e dello stesso curatore in parte tratti dai corsi di formazione professionale per giornalisti svoltisi a Rovigo nell’ottobre 2016 e da successivi convegni sul tema ed esce con il patrocinio della Fondazione Banca del Monte di Rovigo.
- titolo X luglio 1866 l’Italia chiamò
- sottotitolo Rovigo e il Veneto nel Regno d'Italia
- autore Maurizio Romanato, Raffaele Ridolfi, Roberto Guerri, Giuseppe Pastega, Pier Luigi Bagatin
- curatore Maurizio Romanato
- collana Quaderni dell'Associazione polesana della stampa
- anno 2017
- isbn 9788899479244
- formato cm 17x24
- pagine 144
- illustrazioni ill. bn
- prezzo euro 15,00
- lingua Italiano Vai al libro