Volumi immaginari
Sono tracce che affiorano dal nulla, quali echi o memorie di energie segniche riconducibili al pensiero visivo taoista delle origini (I Ching), le linee rette e curve, e i tratti spezzati, o come abbandonati e galleggianti, che abitano le pagine di Volumi immaginari. Pagine dove la densità e la profondità della parola, il suo volume, fuoriesce dal proprio perimetro per dilatarsi e rifondarsi in immagini e segni. Una profondità e densità che viene percepita e visivamente ricreata e trasposta da Armando Bertollo negli spazi reali del tempo, con la consapevolezza che è solo in questo modo che la parola può essere sondata e letteralmente vista in tutte le sue potenzialità. Una sinergia forte e compiuta, quella tra parola e immagine, un flusso di significante e significato dislocato e tradotto da Bertollo in figure ritmiche perfette. Una concretezza visiva fatta di filamenti e trattini che si integrano e alternano al nero di forme e rettangoli disposti a volte anche su una pagina intera. La parola che implode/esplode nel nero, fino a farsi incandescente scia di luce, un non detto la cui essenza si scopre essere pensabile. (Dalla nota critica di Silvia Comoglio)
- titolo Volumi immaginari
- autore Armando Bertollo
- collana Nuova Limina
- anno 2022
- isbn 9791281020047
- formato cm 15,5x21
- pagine 50
- prezzo euro 12,00
- lingua Italiano Vai al libro