Rensal il leprosso

Edizioni BetteEugene J. Mahon Illustratore: Alice Rowan

Rensal il leprosso

Una favola psicoanalitica

«Molti anni fa nel Mytherraneo, prima che le stelle avessero dei nomi, quando le margherite si chiamavano ancora perle, e la luna stava sveglia tutta la notte per tenere compagnia all’oscurità, viveva una razza chiamata leprossi...». Così inizia la storia di Rensal the Redbit, una piccola creatura che cerca di dare un senso a un grande mondo. Correndo in giro, Rensal un giorno si imbatte in “Quello Alto”, Tall One, un saggio e misterioso leprosso a cui piace parlare. Davanti a un tè, toast e bacche, gli amici discutono di vita, amore, creazione, sogni, morte e di ogni cosa che giace sotto il sole. Questo è un libro che va al cuore di ciò che significa essere giovane, delle gioie e dolori e confusioni dell’infanzia, e delle domande che continuano a essere pertinenti anche quando siamo adulti: come viviamo, come amiamo, e cosa; se ha un significato, significhi tutto questo.
«Eugene J. Mahon ha scritto un piccolo libro sognante, incantevole da leggere e una delizia da recensire. È tanto poetico quanto filosofico, tanto indefinibile nelle finalità quanto riconoscibile nella varietà delle preoccupazioni che esprime, dotato di attrattive sia private che generali», Martin A. Silverman in «The Psychoanalytic Quarterly».
«Eugene J. Mahon è psicoterapeuta dell’età evolutiva e psicoanalista, ma anche poeta. Entrambe queste peculiarità sono evidenti in questa magica fiaba», Robert Michels.
«Credo che Eugene sia l’amico geniale che tutti desiderano. Anzitutto è un analista, ma prima ancora non ha dimenticato di essere stato un bambino. Nella sua mente si collegano emozioni, conoscenze, parole e sogni in modo creativo, originale, armonioso, o meglio sinfonico. I suoi personaggi, Rensal e Quello Alto sono amabili e amici dialoganti. Ha scritto una fiaba esemplare per bambini di ogni età, che mostra un esempio da imitare», Alberto Schön.