Lockdown a Venezia

In “Lockdown a Venezia” Luca Bracali ci presenta una città che si è spogliata di tutto il suo “soverchio”, per parafrasare i versi con cui il Michelangelo definisce la scultura. Non ci sono uomini, non ci sono mezzi, non ci sono distrazioni: il lockdown ha fermato ogni cosa. Tranne poche persone, sono tutti rinchiusi in casa. Rimani tu e Venezia: tu la guardi e lei ti guarda. Il silenzio regna sulla città. Non si ode più il canto “Bella Venezia” dei gondolieri che accompagnano le comitive di turisti i quali, quando dagli angusti canali si immettono nel magnifico Canal Grande, hanno occhi estasiati. Una Venezia così la rivedremo ancora? Speriamo di no, ma grazie a Luca Bracali, che ha immortalato questo status particolare della città, possiamo percepire le sensazioni di quei momenti di lockdown: ogni volta che sfoglieremo le pagine del suo libro potremo vivere un’esperienza che, pur nella sua drammaticità, rappresenta un’occasione unica, forse irripetibile, per riscoprire il rapporto tra l’uomo e la città. Le immagini del Ponte dei Sospiri e del Ponte di Rialto senza alcuna presenza umana attorno rimarranno scolpite per sempre nella storia. Le fotografie di questo volume ci presentano una città che appare quasi come un mondo surreale, fantastico, un luogo che si incontra solo nei libri delle favole o nei sogni. A Venezia, la bellezza e l’armonia tra l’opera dell’uomo e l’opera della natura si fondono insieme e creano un contesto tra i più sublimi e romantici al mondo, capace di toccare, al solo sguardo, le corde del cuore. Ma la città diventa ancora più romantica quando cala il silenzio e si svuota. Allora, proprio perché scevri da ogni distrazione e condizionamento esterno, possiamo coglierne appieno la sua quintessenza.