L’anticristo è risorto
Due le chiavi di lettura dell’opera. La prima di carattere linguistico, tentativo d’imitare per coinonia la iperuranica parola nietzschiana, scarna, scheletrica, essenziale, ma fisicamente e metafisicamente lirica. La seconda è il bisogno di porre sul banco dell’accusa una struttura autoritaria falsamente etica come la Chiesa, che condanna l’uomo come peccatore a priori. Occorre contrapporre a un tale ordine la fotocopia di un ulteriore ordine costituito o smontarlo dalle fondamenta, a favore di un libero disordine, di una entropica anarchia? L’effettualità della vita non va interpretata né cambiata, ma vissuta intensamente dal soggetto causa sui, ebbro del volere di esserci e fruitore del divenire in tutta la sua molteplicità e casualità. Un divenire bello e brutto, buono e cattivo, morale e immorale. Amare e odiare, uccidere o porgere l’altra guancia fanno parte dell’unico spartito dell’essere, capriccioso e volubile, variegato nella sua fenomenologia.
- titolo L’anticristo è risorto
- autore Vincenzo Caruso
- collana Segni
- anno 2019
- isbn 9788866285854
- formato cm 12,8x20
- pagine 84
- prezzo euro 10,00
- lingua italiano Vai al libro