Un’assenza infinita
Il tentativo di Ismaele di estirpare il male soggettivo, che lo relega a vivere in disparte e ad accettare una infelicità mai ammessa e compresa, è una fatica di Sisifo che si riduce a una rincorsa insistita e affannosa che non placa le sue domande né tantomeno gli offre risposte.
Nella sua ricerca incrocia personaggi che -per aiutarlo a trovare quello che cerca- si contraddicono, mentono, promettono, minacciano.
Il “concertato”, quasi una composizione musicale polifonica alla quale sono chiamati tutti i protagonisti, è la summa che l’Autore propone, e assegna lo scioglimento di questi incroci.
Il finale si presenta non risolutivo, la morte è solo l’evento più triste di un commiato che via via disperde tutti i personaggi, rimandando all’ineluttabile e fulmineo svanire di ogni illusione.
Sono tasselli di una metafora di una meta appena intravista, di un approdo creduto solido che presto, troppo presto, frana e travolge.
Quale può essere il ruolo del lettore? Il libro parla di un’esperienza comune perché ognuno ha una “assenza infinita” da colmare.
Ciascun lettore potrà trovare dentro di sé un modo, una risorsa immaginaria, il Destino o addirittura Dio stesso, un Dio che si dichiara stanco e deluso dagli uomini stolti e inetti, e perciò pronto a ritirarsi dal loro consesso. Non mancherà neppure chi potrà riconoscere nelle pagine del libro una rappresentazione delle sue nevrosi, della sua ostinata voglia- necessità di dividere il proprio io in qualcosa che si aggrappa al presente raccattando tutto il possibile e incapace di comunicare (se non ostilmente) con un’altra parte che cerca di capire, di dare un senso a quello che vive.
Qualunque sia l’interpretazione è nascosta tra le righe.
- titolo Un’assenza infinita
- autore Roldano Scognamiglio
- collana Narrativa
- anno 2022
- isbn 9791280564153
- formato cm 14,8x21
- pagine 308
- prezzo euro 18,00
- lingua Italiano Vai al libro