Terre perse
L’amputazione della Venezia Giulia dall’8 settembre 1943 al 10 febbraio 1947
Venezia Giulia non esiste più. Tra Alpe e Mare era formata da sei provincie: Udine, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume, Zara. Due tremende guerre mondiali e un insieme di guerre civili hanno frantumato legami antichi di lingue e culture miste, fino a ingoiare nella storia, come oscure voragini carsiche, la metà di questo territorio. Il 10 febbraio 1947, con il Trattato di pace imposto dalle grandi potenze alleate, Francia, Inghilterra, Stati Uniti d’America e Unione Sovietica hanno umiliato questa parte d’Italia, la sua intelligenza e il suo lavoro, costringendo all’esodo oltre trecentomila cittadini, prevalentemente di lingua italiana, disperdendoli in una diaspora per tutta la penisola, nell’emigrazione al di là dell’Oceano Atlantico, in Australia e in varie parti dell’Europa. Resta la memoria, dei vivi e dei morti. Da oltre settant’anni attendono che l’ideale che fu dei Tommaseo, dei Gioberti, dei Mazzini e di ogni europeista si ricomponga e l’unità nella diversità si apra al multiculturalismo, e la pace del pluralismo si affermi in tutta la sua aspirazione a uno scambio di nuova civiltà.
- titolo Terre perse
- sottotitolo L’amputazione della Venezia Giulia dall’8 settembre 1943 al 10 febbraio 1947
- autore Ulderico Bernardi
- collana Storia
- anno 2021
- isbn 9788885460829
- formato cm 16,5x24
- pagine 144
- illustrazioni ill. bn e col.
- prezzo euro 15,00
- lingua italiano Vai al libro